Cementificio P.
Notizie storiche: <<Il complesso industriale, ora abbandonato, è stato per molto tempo all’avanguardia per le sue modernità e la sua grande produttività, a cui univa una certa ricercatezza di stile architettonico. Venne costruito nel 1883 dalla ditta F.lli P. fu Antonio, e fu dotato di sei forni verticali ” tipo Vulcano ” per la cottura dei calcari marnosi. Negli anni precedenti la seconda Guerra Mondiale, il cementificio dava lavoro a circa 400 operai e produceva Portland, Portland bianco, calce idraulica e cemento a lenta presa. La sua attività è cessata agli inizi degli anni Sessanta. Lo stabilimento si articola in due parti principali, divise da una strada interna rettilinea che scende verso il fondovalle. La prima parte, si compone della portineria, di sei forni verticali dotati ciascuno di una ciminiera a pianta circolare, di grandi sotterranei coperti a volta con colonne in stile dorico, di camminamenti e paesaggi a differenti quote. Più gradevole e interessante è l’altra parte, quella occidentale, realizzata in stile eclettico: si tratta di un lungo corpo di fabbrica, piuttosto basso, abbellito sulla facciata da un loggiato sorretto da colonne slanciate e bordato da una balaustra, che termina alle estremità in due torrette di stile moresco decorate da archetti pensili. Anche nei sotterranei si trovano volte sorrette da colonne di stile dorico, a testimonianza della cura e dell’attenzione con cui era stato realizzato tutto il cementificio. Il complesso è di grande interesse, non solo perché ci mostra senza troppi rifacimenti com’era un cementificio degli inizi del Novecento, ma anche perché costituisce un vero e proprio ” monumento industriale “, sia per il suo impatto sul territorio, sia per la tecnologia che utilizzava, sia per la sua importanza economica e sociale.>>
Le foto qui presenti risalgono a Gennaio 2007.