Centrale Idroelettrica di C.
Maggio 2023.
Premessa
Ho scoperto questo luogo non attraverso canali Urbex bensì capitando, non ricordo come, su un sito di trekking dove si parlava in maniera marginale di questa centrale idroelettrica in disuso. Durante un giro esplorativo in zona ho deciso di andare a verificare come fosse, senza troppe aspettative.
Storia
Non ho trovato molto sulla storia della centrale, so che è stata costruita all’inizio del XX secolo ma non so quando sia stata dismessa e nemmeno il perchè.
Esplorazione
Scendo la strada che una volta portava alla centrale e che ormai è ridotta ad un sentiero, in quanto la vegetazione e diversi smottamenti la hanno ormai invasa e snaturata. Arrivo a costeggiare il torrente. L’acqua scorre velocemente grazie alle piogge dei giorni precedenti ed ha un bel colore verde.
Un’insenatura diventa il deposito di rami e altri rifiuti portati dalla corrente ma lo spettacolo è bellissimo, assicurato dalla soprastante parete in roccia che sembra anche ospitare una caverna invasa dall’acqua. Di fronte a me il cancello della centrale che però non si vede in quanto totalmente circondata dall’abbondante vegetazione. Il sentiero aggira il perimetro dell’area costeggiando il torrente, lo seguo fino a che non trovo un punto d’ingresso. La conquista non sarà facile perchè tra me e la costruzione ci sono parecchie piante tra cui anche rovi che mi ostacolano. Mi maledico perchè non ho portato con me il cappellino, le piante sono tutte bagnate e attraversandole mi bagno e sporco non poco. Dopo aver faticato parecchio per trovare l’accesso finalmente riesco ad entrare. Subito mi accorgo che c’è dell’acqua che fluisce fuori dall’interno della centrale! Infatti a terra ci sono più o meno due o tre dita d’acqua! Per fortuna ci sono anche delle assi di legno, quasi completamente marce, che mi consentono di avanzare senza bagnarmi i piedi. Arrivo alla soglia della grande stanza che ospitava i macchinari. Uno spettacolo incredibile o meglio, un’atmosfera incredibile dovuta allo specchio d’acqua per terra, la luce soffusa verdastra proveniente dalle grandi finestre, il rumore del torrente a distanza e il canto degli uccelli del bosco.
La luce non è molta e cerco di immortalare al meglio quell’ambientazione incredibile. Non capisco se alla mia sinistra ci sia un locale con magari una centrale di controllo, non riesco a vedere ma non posso avanzare perchè c’è troppa acqua. Prendo quindi un paio di tavole e le spingo in mezzo allo specchio d’acqua per poter avere una passerella e raggiungere una zona asciutta. Riesco a raggiungere il centro della stanza senza bagnarmi i piedi ma la stanza che intravedevo si rivela essere vuota con solo un vecchio scaffale. Raggiungo quindi il lato opposto della centrale per fare delle fotografie con visuale opposta e per vedere da vicino i resti della turbina dell’alternatore e gli altri pezzi di macchinari rimasti. Vedo a terra un grande buco, allagato dall’acqua, forse è da lì che entra tutta quell’acqua che poi defluisce dalla porta d’ingresso. Dopo aver fatto un po’ di scatti ed essermi rilassato in quell’atmosfera così pacifica riguadagno l’uscita per puntare all’obiettivo seguente.
In sottofondo a questo video si possono sentire i suoni della natura circostante:
Conclusioni
Arrivato a casa mi sono reso conto che la centrale dovrebbe avere anche un piano superiore, dato che ha una fila di finestre più in alto. Non ho trovato scale all’interno, forse c’è una scala esterna sul lato che non ho visto, non ho fatto il giro perchè il fango e la vegetazione erano davvero terribili. Magari una prossima volta, d’inverno, chissà, potrebbe essere più fattibile. In ogni modo questa centrale è stata veramente una piacevole scoperta che si è rivelata essere molto meglio del previsto, grazie soprattutto al pavimento semi-allagato che conferisce un’atmosfera magica a questo luogo.
Le foto qui presenti risalgono a Maggio 2023.