Villa G. (II)

Aprile 2022.

Premessa

La giornata nelle “zombielands” è proseguita con l’esplorazione a Villa G. In effetti era un posto di cui non sapevo niente; nonostante avessi informazioni già dal 2017, non mi aveva mai interessato più di tanto.

Storia

Una dimora storica, molto grande rispetto al piccolo paese che la ospita. Gli sfarzi di un’epoca lontana ormai lontani a causa del tempo, le intemperie e i ladri che negli anni l’hanno saccheggiata. All’epoca della nostra esplorazione la villa era in corso di ristrutturazione o meglio, una facciata era stata sistemata poi le cose sembravano essere mollate lì ancora una volta.

Esplorazione

Dopo uno degli ingressi più tragicomici di sempre, ci troviamo come prima cosa nella piccola chiesa privata. Purtroppo il pavimento non c’è più e tutte le panche sono buttate alla rinfusa ma gli affreschi sopravvissuti sono ancora molto belli, specie quelli sulla volta a cupola. Attraverso una sagrestia un po’ più moderna si ritorna in uno dei corpi della villa.

Dei corridoi loggiati conducono verso la parte padronale della villa, oltre le cucine e intorno al cortile sul “retro”.  Sugli archi e sul soffitto ci sono bellissimi stucchi, cornici di legno intagliato sopra le porte e mosaici sul pavimento.

Attraversiamo il piano terra per trovarci nel giardino davanti alla facciata principale della villa, quella ristrutturata e che si affaccia sul paese. Nel prato c’è una grande fontana con una strana statua, sembra essere un cavallo con la coda da mostro marino che cerca di emergere dall’acqua mentre dei bambini vi si arrampicano.

Saliamo al primo e al secondo piano grazie ad una stupenda scalinata dalla ringhiera in ferro battuto lavorato. Ci sono diverse stanze con soffitti affrescati e quello che resta di alcuni lampadari. Un grande bagno con piastrelle azzurre e avorio e numerose camere da letto con resti di affreschi e carta da parati; su alcune pareti si contano fino a tre diversi strati. I pavimenti sono quasi tutti mancanti ma si può ancora capire quanto dovevano essere belli e lussuosi questi locali quando la villa era ancora abitata.

Abbiamo finito di esplorare praticamente tutto quando sentiamo delle voci molto vicine echeggiare tra le pareti e i cortili della villa. Temiamo che qualche persona legata alla ristrutturazione sia entrata in uno dei cortili e ci affrettiamo ad uscire. Scopriamo poi invece che la voce di quel qualcuno (che era al telefono) proveniva dalla strada fuori, ma l’assenza delle finestre e gli echi tra tutte le pareti della villa rendeva impossibile capirne l’esatta provenienza.

Conclusioni

Una bella villa, purtroppo praticamente vuota ma che ha regalato diversi spunti interessanti, tra tutti la chiesetta e la scalinata principale.

Le foto qui presenti risalgono ad Aprile 2022.