Castello F.
Settembre 2021.
Premessa
Erano anni che avevo notato questa villa da Google Earth, di cui non ero riuscito a conoscerne il nome e quindi sapere cosa si celasse realmente nel mezzo del grande parco. Da street view avevo anche già individuato un papabile ingresso, mancava solo la possibilità di andarci. Finalmente ho deciso di togliermi questa curiosità, decidendo che questa sarebbe stata la prima meta del mio sabato esplorativo.
Storia
Anche dopo aver appreso il nome di questa villa, non ho trovato molte notizie in rete, anzi. So solo che questa villa è stata costruita agli inizi dell’800 (circa duecento anni fa!) ispirandosi agli antichi manieri medievali.
Esplorazione
Arrivo in zona che il sole ancora non è sorto. Le strade sono ancora semideserte, incrocio solo un signore che porta a spasso (viene trascinato) due cani da caccia mentre mi avvicino al punto del possibile ingresso. Uno dei fabbricati perimetrali che si affaccia sulla strada ha delle telecamere, che paiono ormai fuori uso ma non si può mai averne la certezza. Tutto è molto silenzioso, così mi intrufolo nel parco della villa. La prima cosa che noto non mi fa stare tranquillo. Nel giardino ci sono delle tracce piuttosto evidenti del passaggio di auto e la rigogliosa vegetazione è chiaramente stata tagliata per mantenere percorribili i percorsi tra i cancelli carrabili. Mi trovo di fronte una piccola costruzione, una specie di locale di servizio, dalle porte chiuse a chiave. Il fabbricato di fianco al quale ero entrato invece è una tettoia che ospita dei vecchi nastri trasportatori; cosa ci facessero lì è uno dei tanti misteri dei luoghi abbandonati. Mi addentro circospetto in direzione della villa e mi trovo di fronte una torre che si staglia da sola in mezzo al giardino. Il portone è aperto, dentro c’è una specie di rimessa colma di vecchi mobili e masserizie. Una scala sale esternamente alla torre ma è stata inglobata dal verde e non mi pare valga la pena rischiare per salire. Il posto sembra poco interessante e sono un po’ teso perché potenzialmente esposto anche alla vista dalla parte opposta del parco, dove c’è solo una rete a separarlo dalla proprietà attigua, perfettamente in uso.
Finalmente arrivo alla villa, l’aspetto esterno è molto malridotto, con persiane rotte e vegetazione cresciuta sulle facciate. Entro dalla prima portafinestra che trovo e come benvenuto ecco un cadavere mummificato di un piccolo cane sul pavimento della stanza. L’interno della villa rispecchia l’esterno, davvero malmessa e vuota. Nelle stanze a pian terreno ci sono solo un divano, lo scheletro di un paio di poltrone e un vecchio televisore.


I pavimenti sono pieni di detriti e scopro che le scale che portavano ai piani superiori erano di legno e infatti sono crollate/smontate. In una situazione più favorevole avrei potuto considerare ugualmente la scalata ma la sensazione che sopra la situazione fosse simile me lo ha fatto subito uscire dalla mente. Esco nuovamente in giardino e giro intorno alla villa per raggiungere l’altra ala. Davanti all’ingresso trovo un tavolino da giardino con tre sedie, in metallo bianco. Senz’altro non dovevano essere lì da duecento anni, quindi il pensiero che qualcuno fosse stato lì di recente si faceva sempre più concreto. Rientro nella villa passando di fianco ad un paio di vecchi carretti appoggiati al muro e anche qui la situazione è simile: il soffitto è crollato, mostrando la stanza al piano superiore. Tutto vuoto e sventrato. Un’altra scala di legno è sparita, lasciando solo il battiscopa in legno sulla parete a segnarne il tracciato col suo zig-zag. A terra un bel lavandino d’epoca, probabilmente smontato da una delle stanze dei piani superiori chissà quanto tempo prima. Insomma, nulla di interessante, sommato all’ansia di poter essere pizzicato, mi spinge ad andare a cercare la piscina per poi uscire.
Sul tragitto mi imbatto in una piccola cappelletta nascosta tra gli alberi, forse la cosa più interessante rimasta di questa villa.


Dopo aver aggirato un canneto arrivo alla piscina, piena d’acqua e circondata da arbusti ed alberelli cresciuti sulla pavimentazione circostante. Numerose zanzare mi danno il loro affettuoso benvenuto, il sole inizia a farsi vedere per cui dopo due rapide foto decido che ne ho abbastanza e prendo la via d’uscita.

Conclusioni
Sicuramente un’esplorazione deludente. Considerando lo stato di altre ville abbandonate della zona mi aspettavo qualcosa di meglio. Forse i tanti anni di abbandono hanno compromesso troppo l’abitazione. Anche la posizione non proprio isolata ha reso l’esperienza un po’ troppo impegnativa in proporzione all’obiettivo. Comunque non tutti i mali sono venuti per nuocere, infatti durante la stessa giornata ho avuto tutto il tempo per effettuare un’altra lunga e molto più soddisfacente esplorazione urbana.
Le foto qui presenti risalgono a Settembre 2021.