Colonia S.
Aprile 2008.
Esplorazione
In villeggiatura nel paese di S., ricordo vidi dall’abbaino della mansarda di casa questo edificio palesemente abbandonato sul fianco della montagna sopra di noi. Dopo qualche ricerca sul web capii di cosa si trattasse e appresi dell’incredibile storia collegata ad esso. Così durante il weekend del 25 Aprile andammo in esplorazione.
La colonia si presenta con un’inconfondibile stile fascista, con fasci littori come colonne del cancello d’ingresso, balconcino semicircolare sopra l’ingresso e altri elementi caratteristici dell’architettura razionalista. A parte l’ultimo piano, devastato dalle infiltrazioni d’acqua che hanno fatto crollare il soffitto e marcire tutte le parti in legno come porte, finestre e pareti divisorie, il resto dell’edificio non era in uno stato troppo cattivo. Come vandalismi abbiamo trovato solo qualche scritta sui muri, fatta probabilmente da ragazzini del luogo. Per il resto solo i segni del tempo e parecchi oggetti rimasti al loro posto attraverso gli anni. Letti, sanitari, vestiti, medicinali e apparecchiature sanitarie, materassi, qualche giocattolo per i corridoi, stoviglie nelle cucine e locali lavanderia ancora completi di vecchie lavatrici e centrifughe. E’ un luogo luminoso, positivo, dove non ho avvertito le atmosfere cupe o malinconiche come ad esempio nel Preventorio o nella Colonia M. Forse anche per la storia che ha trasformato questo posto in un luogo di salvezza e speranza per tantissimi bambini. Oggi questa colonia è diventata molto famosa e si sta lottando per trasformarla, per preservarla. E’ diventata persino un “luogo del cuore” del FAI e mi auguro che si riesca a salvare prima che la struttura diventi del tutto irrecuperabile.
Le foto qui presenti risalgono ad Aprile 2008.